I medici nelle Regioni italiane: un caso di grande eterogeneità
Nel grafico 1 è riportato il numero di medici rapportato alla popolazione over 65 delle Regioni italiane. L’indicatore coglie il numero di medici pro capite rispetto alla popolazione che ha la maggiore probabilità di fare ricorso ai servizi erogati da questi ultimi. Il tema è particolarmente rilevante a causa dell’invecchiamento della popolazione in quanto la popolazione anziana ricorre con regolarità ai servizi per la prevenzione e il monitoraggio di patologie. In Italia la percentuale di popolazione con più di 65 anni è pari al 22,55%; in Francia, Spagna e Germania è rispettivamente di 19,71%, 18,79% e 20,73%.
Per l’Italia il rapporto tra medici e popolazione over 65 risulta essere pari a 1,88%.
Le Regioni che superano la media nazionale sono Lazio, Sicilia, Campania, Sardegna, Emilia-Romagna, Toscana e Abruzzo. In particolare le prime 4 superano i 2 medici ogni 100 over 65.
Le Regioni in cui si registra un minore rapporto tra medici e popolazione anziana sono Valle d’Aosta, Piemonte e Basilicata con circa 1,5 medici ogni 100 individui con 65 anni e più. In generale la variabilità è molto ampia. Tra Lazio e Basilicata, rispettivamente prima e ultima nella classifica determinata dal nostro indicatore, la differenza è di 0,81 punti percentuali Restringendo l’analisi ai soli medici di medicina generale, che svolgono la funzione di primo punto di accesso per il monitoraggio della popolazione anziana, la situazione è altrettanto eterogenea (grafico 2).