Troppo scontato attribuire la colpa alla pandemia. I risultati dei test Invalsi italiani erano già gravi prima del 2019 e anche il confronto internazionale non regge, soprattutto in scienze e nella comprensione dei testi. Dal 30 al 50% degli studenti, a seconda delle età e degli indirizzi di studio, non raggiungono i livelli di sufficienza in italiano e matematica e l’intera struttura dei docenti è bloccata dalla mancanza di riforme ed incentivi. Andrea Gavosto propone alcuni punti di partenza, anzi, di ri-partenza, alla vigilia dell’arrivo di tanti fondi a supporto della scuola e della formazione.