Più dottori della media europea, ma la metà di loro andrà presto in pensione
Un fabbisogno futuro così significativo dovrà essere fronteggiato da un’offerta formativa oggi più che mai eterogenea, dove per uno dei settori più importanti per una società sono del tutto assenti una banca dati che raccolga le informazioni necessarie e una programmazione puntuale che tenga conto dei fabbisogni delle singole regioni e discipline [4].
L’età media dei dipendenti del Sistema Sanitario Nazionale è cresciuta di 3 anni nell’ultimo decennio ed è attualmente di 51 anni [5]. Considerata tale età ed il riscatto degli anni di laurea favorito dalla legge Fornero, si è stimata un’uscita media dal Sistema Sanitario Nazionale nel decennio 2014-2023 del 40-45%. Nello specifico, la suddivisione per fasce d’età estrapolata dall’Atlante Sanità restituisce un 36% dei medici di medicina generale che andrà in pensione nei prossimi 5 anni.
Come si evince dalla tabella 2, nel nostro Paese ci sono quasi 4 dottori ogni 1000 abitanti. I medici iscritti all’ordine sono nel complesso 403.454, di cui 22.969 specializzati in cardiologia, 12.444 in neurologia e 29.737 in medicina interna. Il numero complessivo è superiore rispetto alla media europea, di 3,6 ogni mille, siamo addirittura tra i primi in Europa se si guarda ai medici specialisti: 295 su 100.000 abitanti. Bisogna tuttavia tenere conto del fatto che più della metà di questi dottori ha superato i 55 anni: si stima che tra il 2018 e il 2022 verrà raggiunto il culmine della curva dei pensionamenti, con uscite comprese tra le 6.000 e le 7.000 unità. Entro il 2025 verranno a mancare circa 52.000 medici ospedalieri, secondo Anaao. Di questi, 16.500 sono specialisti, la cui mancanza intaccherebbe un Sistema Sanitario che da sempre si distingue, nonostante tutto, per l’eccellenza delle sue cure. Una previsione a dieci anni invece, stima addirittura un totale di 80.676 unità, divise tra 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri [6] .
Tabella 2: I medici per 1000 abitanti in Italia.